Siamo in Calabria, tra la provincia di Reggio e quella di Catanzaro. Da queste parti la mattina di Capodanno molti paesini hanno l'usanza di portare il Bambinello, o "Bambinuzzu", in giro per le case, spesso accompagnato dalle musica di Zampogna. Questo già la dice lunga sul radicamento di tradizioni e magie che altrove non resistono più.
Durante le vacanze natalizie a Monasterace, mi è capitata una bellissima coincidenza che mi ha fatto scoprire una manifestazione di folklore e devozione davvero emozionante. La Serendipità mi ha colpito a
Sant'Andrea Apostolo Dello Ionio, precisamente il 30 Dicembre, dove da due anni si organizza un percorso tra le vie e le viuzze del borgo antico, in cui i paesani si trasformano in figuranti mettendo in scena
un presepe coinvolgente che unisce tradizione religiosa e tradizione del territorio. Il risultato è un'interessante commistione di storie conosciute, quelle del Vangelo, e storie sconosciute, quelle del paese di Sant'Andrea e dello spirito calabrese di queste zone, in una cornice che è sicuramente corretto definire teatrale.